Degli effetti di Internet sul corpo umano si è a lungo parlato in passato, tra depressioni da chat, collere da amicizie virtuali interrotte e così via. Mai però finora si era parlato degli effetti del web sulla nostra memoria.
Internet e i motori di ricerca stanno cambiando il modo in cui il cervello umano memorizza le informazioni. Uno studio ha dimostrato che Google, Yahoo, Bing e i database come Wikipedia e IMDB, rappresentano ormai una memoria esterna. Le persone hanno più difficoltà a ricordare le informazioni se sanno dove trovarle facilmente o, detto in altre parole, il cervello ricorda meglio le informazioni se non è disponibile un accesso ad Internet.
Internet ci rende “stupidi” o quanto meno smemorati, attutendo le nostre naturali capacità di memorizzare informazioni: infatti, la possibilità di fare ricerche online, di trovare sui motori di ricerca risposte istantanee a tutte le nostre domande ci ha “impigrito”. Insomma, internet e il personal computer sono divenute le nostre “memorie esterne” che ricordano per noi quel che abbiamo smesso di memorizzare.
Il punto è che facciamo molto, forse troppo, affidamento sulla rete e sul PC, tanto da averli trasformati nelle nostre memorie transattive. Una memoria transattiva non è altro che un “magazzino di informazioni” esterno al nostro cervello. Per esempio il nostro partner può essere la nostra memoria transattiva se è sempre e solo lui a ricordare per noi le bollette di casa in scadenza.
Insomma il nostro cervello non si affatica più a ricordare informazioni che sa che potrà trovare quando vuole nella sua “memoria esterna”, cercando su un motore di ricerca o su Wikipedia.
Si tratta in ogni modo di un modo diverso di ricordare, piuttosto che della perdita di una facoltà. Questo è quanto dichiarato da alcuni scienziati.
Magari ai tempi delle enciclopedie cartacee era più dispendioso arrampicarsi in libreria e reperire l’informazione cercata, più facile memorizzare e immagazzinare.
Consiglio: non affidatevi ad Internet o al PC come se fosse la nostra memoria esterna, si rischia di avere un “amesia totale” qualora Internet fosse offline o il nostro Personal Computer subisse un danno.